SCIENZA

Il satellite Aeolus sta cadendo sulla Terra: l'ESA tenta una manovra rivoluzionaria

Aeolus, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) costruito per studiare i venti terrestri con miliardi di impulsi laser, sta finalmente tornando a casa dopo 5 anni di missione, nel corso dei quali ha dato un impulso incredibile alla ricerca sulle previsioni meteo globali.

Per riportarlo a casa, l’ESA ha in programma di usare la poca quantità di carburante che ancora contiene il serbatoio per effettuare una caduta controllata, un tipo di rientro, scrive ANSA, unico nel suo genere e mai tentato prima. Inizialmente, il satellite era progettato per una caduta incontrollata sulla superficie.

In questo modo, l’ESA potrebbe aprire la strada a un nuovo tipo di missioni nello spazio, molto più sicure e con anche, nel futuro, la possibilità di riutilizzare alcuni componenti. Inoltre, anche il problema dei detriti spaziali potrebbe trovare una soluzione.

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Il satellite Aeolus sta viaggiando verso la Terra
Aeolus, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) costruito per studiare i venti terrestri con miliardi di impulsi laser, sta finalmente tornando a casa dopo 5 anni di missione, nel corso dei quali ha dato un impulso incredibile alla ricerca sulle previsioni meteo globali.
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Il nuovo progetto di ESA
Per riportarlo a casa, l’ESA ha in programma di usare la poca quantità di carburante che ancora contiene il serbatoio per effettuare una caduta controllata, un tipo di rientro, scrive ANSA, unico nel suo genere e mai tentato prima. Inizialmente, il satellite era progettato per una caduta incontrollata sulla superficie.
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Nuove soluzioni future per i viaggi spaziali
In questo modo, l’ESA potrebbe aprire la strada a un nuovo tipo di missioni nello spazio, molto più sicure e con anche, nel futuro, la possibilità di riutilizzare alcuni componenti. Inoltre, anche il problema dei detriti spaziali potrebbe trovare una soluzione.
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Le parole di Tim Flohrer dell'ESA
Tim Flohrer, a capo dell’Ufficio per i detriti spaziali dell’Esa, ha spiegato, riportato da ANSA: “Questo tentativo di rientro assistito va ben oltre le norme di sicurezza della missione, che è stata pianificata e progettata alla fine degli anni '90. Una volta scoperto che era possibile ridurre ulteriormente il già minimo rischio per gli esseri viventi e le infrastrutture, gli ingranaggi si sono messi in moto. Se tutto dovesse andare secondo i piani, Aeolus si troverebbe ad essere in linea con le attuali norme di sicurezza per le missioni progettate oggi”.
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Quando tornerà sulla terra il satellite e l'altitudine minima
Aeolus al momento sta tornando verso il nostro pianeta, partito dalla sua quota di “lavoro” di 320 chilometri. Ora sta viaggiando alla velocità di circa 1km al giorno, ma sta iniziando ad accelerare sempre di più. Non si sa ancora il giorno esatto della sua caduta nell'atmosfera terrestre, ma stando ai dai a disposizione dell’ESA, dovrebbe farlo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
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L'operazione di rientro
Quando verrà raggiunta l’altitudine di 280km, allora verranno inviati tutta una serie di istruzioni che porteranno il satellite nel “punto ottimale”, da dove inizierà davvero la sua caduta verso l’oceano. Le manovre che seguiranno serviranno poi a far abbassare ancora di più il satellite raggiungendo gli 80 km di altitudine, quando inizierà a bruciare nell’atmosfera: si disintegrerà quasi completamente in questa fase, ma alcuni detriti potrebbero arrivare sulla Terra.
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