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L'acidificazione dell'oceano sta sciogliendo i gusci dei granchi, e non solo
L'acidificazione degli oceani, dovuto al cambiamento climatico e a tutto ciò che ci viene scaricato dentro, sta creando davvero molti problemi soprattutto alla pesca commerciale, con tantissime specie acquatiche ora in pericolo o comunque disturbate dalla contaminazione del proprio habitat.
Una delle specie più colpite sono i granchi, che stanno vedendo il proprio guscio sciogliersi a causa dell'acqua più acida, e questo sta causando anche una progressiva perdita del loro olfatto.
Questa condizione sta causando loro una vera e propria regressione neuronale, specialmente nelle acque del Nordamerica.
L'acidificazione dell'oceano sta sciogliendo i gusci dei granchi, e non solo
L'acidificazione degli oceani, dovuto al cambiamento climatico e a tutto ciò che ci viene scaricato dentro, sta creando davvero molti problemi soprattutto alla pesca commerciale, con tantissime specie acquatiche ora in pericolo o comunque disturbate dalla contaminazione del proprio habitat. Una delle specie più colpite sono i granchi, che stanno vedendo il proprio guscio sciogliersi a causa dell'acqua più acida, e questo sta causando anche una progressiva perdita del loro olfatto.
Uno studio precedente
Pochi anni fa, una ricerca pubblicata sulla rivista Science of the Total Environmen sosteneva che l’acqua più acide degli oceani stesse dissolvendo il guscio dei granchi di Dungeness (Metacarcinus magister), specie che abita i fondali lungo la costa occidentale del Nord America. Questa specie di granchio è particolarmente importante per la pesca commerciale.
Un nuovo studio sull'olfatto
Una ricerca completamente nuova e separata dalla precedente, condotta dall’Università di Toronto e pubblicata su Global Change Biology, sottolinea come l’acidificazione dell’acqua starebbe creando gravissimi danni anche al senso dell’olfatto di questi esseri, mettendo a repentaglio la loro capacità di trovare cibo, evitare predatori e accoppiarsi, e in generale di sopravvivere.
Il granchio granciporro al centro della ricerca
La nuova ricerca si è concentrata sullo studio del granchio granciporro, esemplare che abita il Pacifico Nord-orientale (anche se lo studio è applicabile a molte altre specie di granchio). Questo esemplare ha una vista molto scarsa, e vive il proprio ambiente muovendo le antenne (all’interno delle quali si trovano i neuroni responsabili dell’olfatto) nell'acqua.
Cosa hanno osservato i ricercatori
Cosima Porteus e Andrea Durant, che sono i due autori dello studio, hanno osservato che i granchi che entrano in contatto con le acque più acide, hanno una capacità molto ridotta di percepire molecole odorose: per loro, infatti, l’odore deve essere dieci volte più concentrato prima che avvenga un aumento nell’attività delle antenne.
Una riduzione del numero dei neuroni
Inoltre, quello che è stato notato è che i granchi che vivono in oceani più acidi hanno ridotto, sia in numero che in volume, i neuroni deputati al senso dell’olfatto. Queste le parole di uno degli autori della ricerca: “Si tratta di cellule che se non entrano spesso in funzione possono ridursi per risparmiare energia. È come un muscolo che si atrofizza quando non viene usato”.
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