Il Dudeismo: la religione che si ispira a "Il Grande Lebowski"

Tutti voi conoscete quasi sicuramente "Il Grande Lebowski", il film dei fratelli Coen uscito nel 1998 e diventato quasi immediatamente un cult mondiale. Tuttavia, potreste non sapere che c'è chi prende lo stile di vita descritto dalla pellicola molto seriamente. Il film parla di un ex hippie che passa le sue giornate a fumare, bere White Russian e giocare a bowling, fino ad essere coinvolto in un assurdo scambio di persona. Nel 2005, il giornalista Oliver Benjamin, nato nel 1968 a Sherman Oaks, vicino Los Angeles, ha deciso di farne una vera e propria religione, che oggi conta ormai migliaia di seguaci specialmente negli Stati Uniti. Ma quali sono le regole da seguire se si vuole adorare la figura del Dude? Scopritelo assieme a noi.

Da semplice pellicola cinematografica a vero e proprio culto. "Il Grande Lebowski", il capolavoro dei fratelli Coen, è diventato una religione nel 2005, grazie all'iniziativa del giornalista americano Oliver Benjamin, nato nel 1968 a Sherman Oaks, vicino Los Angeles. Questa religione laica, col nome ufficiale di "Church of the Latter-Day Dude", si basa su alcuni cardini, come la pigrizia, e cerca di distogliere la gente dalla frenesia e dalle insoddisfazioni contemporanee.

Per chi non lo sapesse, "Il Grande Lebowski" è un film del 1998 dei fratelli Coen che vanta una lunga lista di star nel proprio cast, come Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore e John Turturro. La vicenda si concentra sul personaggio di Jeffrey Lebowski, detto "Dude", il quale subisce un'aggressione in casa propria a causa di uno scambio di persona. La sua filosofia di vita abbraccia il nichilismo ma è molto più complessa, anche se nella pratica passa le sue giornate a fumare, bere alcol e giocare a bowling con gli amici. Insomma, in fondo voleva solo il suo tappeto, no? Dava un tocco all'ambiente.

Oliver Benjamin, nato nel 1968, è un giornalista "cresciuto nell'illusione materiale degli anni '80", che per molto tempo ha vagabondato zaino in spalla in cerca del senso della vita. Mentre guardava "Il Grande Lebowski" in un locale della Thailandia, ebbe un'illuminazione su quanto il film sia effettivamente un modo di vivere la vita molto valido, e decise di iniziare a raccogliere adepti e risorse finanziarie. Addirittura, pochi anni dopo, uscirono due "libri sacri", due guide, su come vivere al meglio il Dudeismo: "Dudespaper" il testo ufficiale del Dudeismo, e "The Tao Dude Ching", il libro sacro della Chiesa.

Esiste anche un vero e proprio sito web, e il fondatore ha raccontato varie volte la propria storia alla CNN. L'idea alla base del Dudeismo è un misto di filosofia di Lao Tzu, Epicuro, Eraclito, Buddha, e il Gesù Cristo pre-ecclesiastico. Sostanzialmente, dice il fondatore, è una sorta di Taoismo moderno, che nella sua forma tradizionale non ha praticamente nessun dogma o regola. Il Corriere della Sera cita un ormai obsoleto sito internet del Dudeismo, che recita: "La vita è corta e complicata e nessuno sa cosa farci. Così non fare niente. Prendila con calma. Smettila di preoccuparti così tanto di andare in finale. Rilassati con qualche amico e qualche birra e sia che fai strike o gutters, fai del tuo meglio per rimanere te stesso; che è come dire, tieni duro. O sopporta e sorridi”.

Per allontanare le difficoltà della vita, suggerisce il Dudeismo, bastano piccoli piaceri quotidiani come fare un bagno, giocare a bowling e stare con gli amici, le abitudini preferite dal Drugo de "Il Grande Lebowski" (questo esempio è da estendersi ai piaceri di ognuno di noi). Oggi ci sono più di 100.000 sacerdoti dudeisti nel mondo. La maggioranza è negli USA, ma ce ne sono tanti anche nel Regno Unito. Lo scopo di questo culto sarebbe quello di aiutare i propri seguaci a guadagnare il massimo lavorando il meno possibile. Il giornalista dichiara che il movimento religioso si mantiene con i modesti introiti raccolti dalla pubblicità presente sul sito web e grazie alla vendita dei prodotti e i gadget che promuovono il Dudeismo.