Cinque bandiere più particolari del mondo

Le bandiere sono uno dei retaggi più antichi della nostra civiltà. Le bandiere moderne provengono da quelli che una volta si chiamavano vessilli, ed erano utilizzati dagli eserciti per riconoscere i propri alleati e identificarsi tra compagni.  Al giorno d'oggi le bandiere svolgono ancora un ruolo importante nell'identificazione culturale, ma non solo. Infatti, il loro uso più comune è quello di identificare una Nazione o uno Stato, ma ancora oggi possono essere impiegate come metodo di comunicazione, per esempio nel mondo nautico. Concentrandoci solamente sulle bandiere nazionali, oggi vogliamo divertirci mostrandovi quelle che sono le bandiere più particolari, oltre che belle e suggestive, del mondo.

Questa è l'unica bandiera che ha come protagonisti delle figure umane. È stata adottata nel settembre 1981, dopo che il paese ha raggiunto l'indipendenza dal Regno Unito. Il risultato finale è ottenuto dal mix dell'ex bandiera dell'Honduras britannico, vecchio nome del paese, e la bandiera civile non ufficiale utilizzata dal 1950 al 1981. Le due figure sono due boscaioli e rappresentano sia la fiorente economia del paese che l'eterogeneità della popolazione (una figura è mista, l'altra è di colore). In basso è presente anche il motto del paese "Sub Umbra Floreo" (“prospero sotto l’ombra”).

All'inizio la bandiera era dei colori olandesi, dato che il paese era una colonia. L'attuale deriva dalla vecchia bandiera imperiale brasiliana. I colori, verde e giallo, rappresentano i tesori del paese, ossia la foresta Amazzonica e le riserve d'oro, delle quali il Brasile è stato razziato. Un'altra teoria vuole che questi colori fossero quelli della famiglia reale di Braganza di Pedro I, il primo imperatore del Brasile (verde), e che il giallo invece rappresenti la casa d'Asburgo della moglie di Pedro I, Leopoldina. Il globo azzurro nel mezzo rappresenta il cielo di Rio de Janeiro la mattina del 15 novembre 1889, quando venne dichiarata la Repubblica. Ognuna delle 27 stelle rappresenta uno Stato differente e il distretto federale.

Come si vede bene, questa bandiera è terribilmente bella e particolare. Il drago in mezzo, bianco e nero con indosso i tipici gioielli tibetani detti norbu. Il Bhutan è conosciuto come Terra del Drago (il nome del Paese in lingua dzongkha, "Druk Yul", appunto il Regno del Drago). Il drago può riferirsi anche alla Drukpa del Buddhismo tibetano, la religione più diffusa in Bhutan. Per quanto riguarda i colori, il colore arancione rappresenta la tradizione buddista del paese, mentre il colore giallo l’autorità del re e della monarchia.

La bandiera del Nepal è l'unica bandiera nazionale a non avere una forma rettangolare (mentre oltre altre bandiere, della nautica per esempio, hanno forme triangolari e simili). Questo vessillo è stato formato tenendo conto delle due branche della vecchia casa regnante, la dinastia Rana. I simboli, un sole e una luna, hanno anch'essi dei significati: la luna stilizzata in alto rappresenta la dinastia Shah, fondatrice del regno, mentre il sole in basso allude alla dinastia Rana, che ha detenuto cariche governative. È stata adottata dal 1962. Inoltre, il rosso cremisi è il colore nazionale del Paese.

La bandiera rappresenta ovviamente il drago gallese, chiamato Y Ddraig Goch, che secondo le leggende vivrebbe in Galles o in Cornovaglia. È credenza popolare che sia stato lo stendardo di battaglia di re Artù e di altri antichi comandanti celti. Al momento Galles e Bhutan sono le uniche nazioni ad avere un dragone sulla bandiera. Le strisce bianche e verdi della bandiera furono aggiunte dalla casa dei Tudor, la dinastia gallese che detenne il Regno d'Inghilterra dal 1485 al 1603 (il bianco e il verde sono anche i colori del porro, un altro simbolo nazionale gallese).